Il Finocchio

Il mese di ottobre è rappresentato da un ortaggio particolarmente gradito a molti.

Sovrano dei pinzimoni che ben si accompagna all’olio nuovo, il finocchio è una pianta erbacea mediterranea facente parte della famiglia delle Apiaceae. Conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà aromatiche, il finocchio si distingue nella varietà di produzione orticola dal gusto dolce rispetto al finocchio selvatico che nasce spontaneamente, caratterizzato da un fusto ramificato che può raggiungere anche i 2 mt.

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Quando piantare il finocchio: Il periodo di semina è variabile a seconda delle zone. In genere si preferisce l’estate (luglio-settembre), soprattutto al Sud, ma non sono affatto rare delle coltivazioni già alla fine di febbraio o durante la primavera. La semina avviene normalmente in semenzaio, per un trapianto successivo in terra.

 

 

I finocchi in cucina: la ricetta più conosciuta è quella dello sformato di finocchi, particolarmente rinomata in Toscana.

La ricetta è molto semplice e prevede che dopo aver bollito e strizzato i finocchi, si dispongano a strati in una teglia precedentemente imburrata, alternando all’ortaggio, strati di besciamella e abbondante parmigiano fino al riempimento del contenitore. Lo preparazione dello sformato si conclude con la cottura in forno per 40 minuti a 180°.

 

Curiosità: Questo ortaggio ha un contenuto calorico molto ridotto, circa 31 calorie per ogni etto, è povero di grassi ma molto ricco di fibre. Ricco di sali minerali, soprattutto potassio, calcio e fosforo, utili per rinforzare le ossa e per prevenire crampi e stanchezza. Contiene inoltre molte vitamine, in particolare la vitamina A, essenziale per proteggere e mantenere sana la pelle e per regolare il funzionamento della retina e della vista, la vitamina B, fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso e dell’apparato cardiocircolatorio, e la vitamina C, sostanza molto importante nella prevenzione di numerose patologie perché rafforza il sistema immunitario e svolge un’efficace azione antiossidante.

Il finocchio inoltre è conosciuto per le sue proprietà digestive benefiche per lo stomaco e l’intestino, per questo i semi sono utilizzati per la preparazione di infusi e tisane.

Oltre a questo il finocchio è famoso per le sue proprietà aromatiche, ben conosciute dai cantinieri che prima di vendere il vino, distribuivano spicchi di finocchio in grado di rendere gustoso anche il vino di bassa qualità o prossimo all’acetificazione; da qui la famosa espressione “Farsi infinocchiare!!”

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